Bimbi costretti a mangiare il vomito nella casa-famiglia: "Ecco cosa hanno fatto ai miei figli"

Costretti a fare docce gelate, a dormire al freddo senza le coperte, a rimangiare il loro vomito e anche a subire molestie sessuali. Questo succedeva in una casa famiglia gestita dalle Suore Carmelitane del Divin Cuore di Gesù a Rocca di Papa, Castelli Romani. 
Il tribunale di Velletri ha condannato una delle tre suore a cinque anni e sei mesi di reclusione per violenza sessuale, e le è stato vietato di riprendere a lavorare con minori per tutta la durata della sua vita. La sorella gemella è stata condannata a due anni di carcere, mentre la terza suora a un anno e 11 mesi per maltrattamenti e abbandono di minore. Le ultime due, come previsto dalla legge, godranno della sospensione della pena.
Le denunce sono partite nel 2007 da alcune madri, preoccupate dai lividi e dalle ferite riportate dai propri figli, ma fino al 2010 le 3 suore hanno continuato a gestire le case famiglia.
"Mia figlia, avendo 2 anni e mezzo, non mi raccontava molto, però era dimagrita - racconta Stefania D'Accunto, madre di due vittime dei maltrattamenti - era sempre attaccata al mio collo, sempre in braccio, non mi voleva lasciare andare via e mio figlio lo trovavo sempre coperto di lividi e mi diceva: "Mamma mi picchiano, mamma mi picchiano"".
I figli di Stefania sono andati via da quella struttura nel 2013 e la casa famiglia ha chiuso definitivamente nel 2016, per problemi economici, ma i due bambini sono ancora molto turbati: "Hanno avuto ed hanno ancora incubi notturni, dormono con la luce accesa e sono molto insicuri. Hanno grossi problemi a gestire le emozioni, non riescono a fidarsi di nessuno e soffrono ancora".

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