Come rispondere a critiche e insulti: la storia di Buddha e del cavallo

Описание к видео Come rispondere a critiche e insulti: la storia di Buddha e del cavallo

Come rispondere a critiche, insulti e provocazioni? Ci viene in aiuto una storia che ci insegna come reagire a insulti, critiche e umiliazioni altrui. La storia di Buddha e del cavallo ci fa capire che è una nostra responsabilità dare o meno agli altri il potere di farci del male. Anche se spesso non ce ne rendiamo conto, gli attacchi impulsivi degli haters non parlano di noi, ma di loro stessi e del loro contesto di vita.

Sta a te accettare l’umiliazione o lasciarla cadere.

LINK UTILI:
Iscriviti qui al mio video corso gratuito sulla crescita personale: http://bit.ly/Crescita

Grazie a www.orangestudio.eu per le illustrazioni

#critiche #insulti #psicologia

---

“Un giorno Buddha stava insegnando ad alcuni suoi discepoli, quando un uomo gli si avvicinò e lo insultò, con l’intenzione di aggredirlo. Di fronte a tutti, Buddha reagì con assoluta tranquillità, rimanendo fermo ed in silenzio.

Quando l’uomo se ne andò, uno dei discepoli andò da Buddha e gli chiese come fosse possibile questa cosa, e perché non aveva reagito; come mai avesse permesso a quello straniero di maltrattarlo in quel modo.

Il maestro rispose serenamente: «Se io ti regalo un cavallo e tu non lo accetti, di chi è il cavallo?». L’ allievo, dopo aver tentennato per un istante, disse: «Se io non lo accettassi, il cavallo continuerebbe ad essere vostro, maestro».

Il maestro annuì e gli spiegò che, nonostante alcune persone decidano di perdere il loro tempo insultando, noi possiamo scegliere di accettare tali parole o meno, proprio come faremmo con un regalo. «Se lo prendi, lo accetti, altrimenti colui che insulta rimane con l’insulto tra le mani».

Non possiamo dare la colpa a chi ci insulta, perché è nostra la decisione di accettarle, di prenderle e non di lasciarle lì sulla bocca della persona che le ha dette.

L’insegnamento più prezioso di questa storia a mio avviso è quello di riportare l’attenzione su quelle che sono le nostre responsabilità nel dare potere agli altri di farci o meno del male. Perché spesso non ce ne rendiamo conto, ma quando le persone ci attaccano in maniera pretestuosa, impulsiva, scomposta… non stanno parlando di noi ma di loro stesse, si stanno autodefinendo attraverso il linguaggio che usano, stanno parlando del loro contesto di vita.

E quello che puoi fare è scegliere se accettare l’ingiuria, l'insulto e l’umiliazione che questo comporta, o lasciarla cadere e concentrarti sulle cose veramente importanti per te. Perché quando le ingiurie non riescono a umiliare chi le riceve, diventano molto umilianti per chi le ha dette.”

Комментарии

Информация по комментариям в разработке