213 - Debosciata prevenzione

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Bentrovati. Si ritorna finalmente operativi e in forma, dopo aver rispettato una pausa di recupero psicofisico che causalmente è coincisa con il mio compleanno. Il compleanno l’ho passato nel migliore dei modi … e a voi tutti volevo ringraziare pubblicamente per gli auguri ricevuti. Grazie, quindi; … inconsapevolmente siete stati di ottimo supporto psicologico per superare un periodo che decisamente mi ha spento l’anima e tutto il resto. Ora, però, si torna a ridere. Spero di riuscire a farlo con la canzone che mi accingo a pubblicare oggi. Nientepopodimeno è la numero 213 di una lunga serie di eventi in cui mi sono trovato a canticchiare. Il mio corposo repertorio ha sempre teso a pubblicare tutto ciò che mi è capitato guardare nonché vivermi nella vita nella realtà che ci circonda. Dunque, giusto per ridere, se questo vogliamo intenderlo come scopo primario, già il titolo della canzone odierna dovrebbe dire tutto: DEBOSCIATA PREVENZIONE. Altrimenti, si piangesse pure. Non sarò di certo io a trattenervi. In cuor mio lo vado facendo ormai da diversi anni … con la mentalità che da oltre un ventennio affligge le masse spacciandosi per diplomazia volta a curare gli aspetti sociali che appartengono ad una comunità di persone da gestire con la tecnica della transumanza. Orribile. In fondo al tunnel … il macello … e tutto questo solo perché non si è saputo dire di NO! Al momento giusto.
Per esempio, voi vi sottoponete di buon grado alla prevenzione medica? Si, perché il testo del brano (che riporto in fondo al presente post, anche a beneficio delle persone straniere che mi seguono) si riferisce proprio al mondo sanitario. Lo conoscete? Oppure ignorate il fatto che ormai son circa una trentina di anni che, come un mantra, si ricorre al tentativo di convincere la gente a sottoporsi ad invasivi controlli che potrebbero pregiudicare il carattere, l’umore, lo stato d’animo della gente stessa che si consegna alla Scienza chiudendo gli occhi e aprendo tutto il resto? “Prevenire è meglio che curare”, si dice ormai da sempre da queste mie parti … e per curare servono solitamente i malati … aggiungo simpaticamente io (sto facendo del sarcasmo, mi raccomando di intenderlo come tale). In tutta sincerità … non saprei dire da dove nasca questa famosa locuzione … ma sospettando provenga dalla mentalità cosiddetta occidentale … la riporto anche in lingua inglese: “Prevention is better than cure”. Capite? … Prevention is better than cure. Nella fonetica anglosassone, suona bene anche all’ascolto, come suonerebbe del resto bene una frase ad hoc da esprimere a mo’ di propaganda.
Ve li ricordate i Caroselli che venivano trasmessi in TV ai tempi del bianco e nero? Molti sono rimasti dei veri e propri miti … per i guadagni che la pubblicità (solitamente intesa come l’anima del commercio) riusciva a garantire ai grandi produttori di marchi il vendere al pubblico i loro prodotti. “A scatola chiusa io compro solo Arrigoni” … per la marmellata; … oppure … “e mo’? … e mo’ .. e mo’ … e mo’ …e mo’ moplen” … per promuovere degli oggetti fatti in plastica; … oppure ancora … la canzoncina ambientata nel far west (nel Montana, per l’esattezza) col famigerato motivetto “Gringoooo … Gringooo …. “ … che promuoveva una carne in scatola che, almeno al sottoscritto, faceva letteralmente schifo (forse, ai cani la si poteva dare). Insomma … la pubblicità riesce a far breccia non solo nella mente delle persone … ma anche altrove. Dalla serie … “alcune persone se la prendono in quel posto dove non batte mai il sole”.
Credete agli alieni? Quante storie abbiamo ascoltato sugli alieni? … storie in cui gli alieni si descrivevano come sperimentatori di vita umana? Anche io ci ho scritto una canzone; … se l’andaste ad ascoltare capireste meglio quello che voglio dire. È la numero 91 … e il suo titolo è” Extraterrestri”. A me piace molto la storia che canto su quel brano perché potrebbe essere da millenni … dai tempi quindi degli antichi dèi mitologici… attuale a tutti gli effetti. Parla di un rapimento di un ragazzino … prelevato in un afoso pomeriggio sul viale dove stava pedalando con la sua bicicletta per portarlo sull’astronave … e rigettato all’umana specie abbandonandolo su di un campo di grano ai suoi 70 anni compiuti perché ormai gli esperimenti da farsi sugli individui vecchi non sortivano risultati soddisfacenti per le loro ricerche (cito la parola vecchi e non anziani per incidere meglio sul messaggio da trasmettere).
La Ricerca ormai l’abbiamo conosciuta un po’ tutti quanti noi umani presenti sul globo della terra. Quella a carattere più incisivo … dove gli alieni si vedevano al potere rappresentati per interposta persona … ovvero i politici venduti al sistema … l’abbiamo vissuta con il Coronavirus presente solitamente sui cani, gatti e animali in generale (a tal riguardo, si legga la mia novella intitolata “I reietti” … disponibile su @pepiero63.che.scrive ).

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