BLITZKRIEG!: STORIA DELLA «GUERRA LAMPO»

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Tutti conoscono il termine tedesco Blitzkrieg che viene tradotto con Guerra lampo. Ma quali sono le caratteristiche di questo modo di condurre le operazioni sul campo e - soprattutto – quali sono state le sue origini?
All’inizio degli anni Trenta del secolo scorso tutti hanno ben presente la sanguinosa staticità del fronte che ha caratterizzato la Grande Guerra da poco conclusa. n conflitto dove grandi masse di uomini si sono battute fra loro, cozzando una contro l’altra, in scontri dalle dimensioni epocali, con migliaia e migliaia di uomini spediti all’assalto di posizioni munitissime, senza che lo stallo si rompresse. I tedeschi, dopo la battaglia di Verdun, comprendono per primi che questo modo combattere non approda a nulla e causa perdite enormi. Il difensore, protetto all’interno delle sue trincee, è sempre in vantaggio. Decidono allora di abbandonare l’attacco fontale a ondate per sostituirlo con quello condotto da squadre d’assalto destinate a colpire e penetrare rapidamente i punti più deboli dello schieramento avversario, infiltrarsi e prendere alle spalle i difensori della linea.
Non si usa più il maglio ma si scaglia un nugolo di aghi Concentrazione delle forze, fuoco e movimento. È così che tra il 1916 e il 1918
nascono le Stosstruppen e cioè le squadre di fanteria d’assalto.
È questa prima esperienza a fornire la base sulla quale verranno costruite le teoria e la pratica della Blitzkrieg. Negli anni Trenta del secolo scorso i mezzi militari che si muovono spinti da motori a scoppio e che sono in grado di trasportare truppe o armi come il cannone o la mitragliatrice
hanno ragiunto un’efficienza impensabile rispetto al periodo Grande Guerra.
Allo stesso modo, il progresso delle comunicazioni radio a livello di campo di battaglia ha potenziato le capacita di coordinamento delle forze impegnate in operazioni offensive. Tutto ciò sta spingendo la guerra di posizione basata sul trinceramento al di fuori della storia. L’impiego congiunto del mezzo aereo e del mezzo corazzato, combinato con la capacità di trasporto truppe possono consentire di avere la meglio sull’avversario concentrando forze dotate di grande capacità di fuoco e di movimento in punti adatti allo scopo, e coordinandone al meglio la manovra grazie ai moderni sistemi di comunicazione. L’origine del termine Blitzkrieg in realtà non è affatto chiara. Nella loro manualistica i tedeschi parlano quasi sempre di "guerra di movimento" e prima del 1939 il termine Blitzkrieg
compare qualche rare volta in alcune pubblicazioni ma mai con il significato che noi oggi comunemente gli attribuiamo. L’espressionhe Blitzkrieg è stata utilizzata con vari signficiati fin dal 1920 anche fuori dalla Germania.
È però soltanto nel settembre del 1939 che "Time" magazine usa per la prima volta la definizione Blitzkrieg applicandola alla campagna militare tedesca in Polonia. "Time parla di «war of quick penetration and obliteration - Blitzkrieg, lightning war» ovvero «una guerra di rapida penetrazione e annientamento – Blitzkrieg, guerra lampo». È insomma il giornalismo inglese a rendere popolare questa espressione che Hitler invece disprezzava. Esperienze relative all’uso coordinato delle diverse armi vengono condotte in vista di un conflitto di movimento, durante il primo dopoguerra, in vari paesi europei.

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