Superare paura, ansia e attacchi di panico: il coraggio nasce dalla paura

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È possibile superare la paura? La risposta è sì. Perché se il coraggio nasce dalla paura, tu oggi sei coraggioso nella misura in cui sei riuscito ad affrontare le tue paure di ieri.
Questo vale anche per i disturbi d'ansia e gli attacchi di panico: tutte le tue paure sono apprese, e proprio come le hai apprese nell'interazione con il mondo, le puoi disapprendere.

Da dove, allora, partire per superare la paura? Nel video condivido con te la metafora che utilizzo con le persone che si rivolgono al mio centro clinico per aiutarle ad affrontare le loro paure nella quotidianità.

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“Quando veniamo al mondo madre natura ci dota di alcune emozioni, delle emozioni universali, che vengono chiamate emozioni di base. Quante siano queste emozioni originarie non è un dato sul quale diamo un accordo unanime all’interno della comunità scientifica ma per comodità possiamo dire che sono 7: tristezza, gioia, rabbia, disgusto, sorpresa, disprezzo e paura.

Tra queste emozioni di base come avrai notato non c’è il coraggio. Come mai non c’è il coraggio? Perché il coraggio è un sentimento derivato, ovvero che deriva da un’altra emozione, dalla paura. Come dice un vecchio proverbio sufi: la paura affrontata diventa coraggio. A questo proposito condivido due riflessioni con te.

1) Quando veniamo al mondo noi nasciamo soltanto con due tipologie di paure. Indovina quali sono? Quando pongo solitamente questa domanda alle persone, le risposte più frequenti sono: la paura del buio, dell’acqua o del distacco. In realtà, se ci pensi, non è possibile, perché l’acqua per il neonato è una condizione assolutamente normale, come anche il buio, come anche non esiste per lui il concetto di distacco perché è fuso insieme alla mamma. Per cui probabilmente nemmeno è in grado di immaginare il distacco.

Le due paure, invece con le quali tutti noi veniamo al mondo, sono: la paura dei rumori forti e la paura di cadere. I rumori forti infatti li avvertiamo già nella pancia e per quanto invece riguarda la paura di cadere lo vedi dal riflesso di Moro, ovvero quando prendi un neonato e simuli una caduta lui come in automatico tende ad aprire le braccia.

Questo significa che tutte le altre paure sono delle paure apprese dal contatto con la vita, dalla tua esperienza, dal contesto culturale, dal contesto familiare nel quale sei cresciuto. E se è vero che la paura delle altezze, della solitudine, del buio, delle altre persone, etc., sono delle paure che tu hai appreso allora significa anche che come tu le hai apprese le puoi disapprendere. Ma da dove partire?

2)La strada che ti porterà a vincere questa tua paura, ansia o attacco di panico, passerà per affrontare questa sensazione, questa emozione, e non per evitarla. Spesso, durante i percorsi psicologici con le persone che si rivolgono al mio centro clinico per cercare di superare le paure, provo a raccontare questa cosa attraverso un esempio, o meglio chiedo alla persona di immaginarsi all’interno di un videogame un po’ particolare.

Il protagonista di questo gioco è come se avesse, proiettate su uno schermo, due lineette particolari, che misurano due livelli importanti per riuscire a vincere nel gioco: il livello di coraggio e il livello di paura. Per ogni paura affrontata nel gioco il livello di paura diminuisce e il livello di coraggio aumenta. Per ogni paura evitata, al contrario, tu perdi punti coraggio e aumenti, ahimè, punti paura. Tenere a mente questa metafora potrebbe aiutarti, prova cioè a usare nella tua quotidianità queste lenti e di tanto in tanto giocare a questo gioco per dare qualche chance in più al protagonista del videogame per riuscire ad arrivare fino a fine schema.”

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