Emozioni e meditazione: perché non esistono emozioni negative - con Surya Cillo

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La meditazione aiuta a capire come vivere le emozioni e perché non esistono emozioni negative. Ci sono due modi opposti di vivere le emozioni: da una parte c'è chi si anestetizza dalle emozioni, dall'altra c'è chi si lascia schiacciare. La meditazione suggerisce una terza via: accettare tutte le emozioni, ascoltarle e capire cosa possono dirci di noi.

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"SC: «Molto bello anche quello che hai detto, che è un po' controintuitivo, no? Questa idea che non esistono emozioni negative, l'hai detto un po' en passant, ma che in realtà è un principio estremamente profondo. Pensa, pure nel buddismo no? Si chiama "bontà fondamentale", questo principio che non esiste la cattiveria, esiste solo la confusione e la confusione deriva dall'ignoranza, cioè da non conoscerti. E alla fine, finché consideri una cosa cattiva la metti, la chiudi, la metti là, poi diventa molto più grande di quello che dovrebbe diventare, no? Invece, quanto cambia quando diciamo: "Non esiste la cattiveria, esiste solo la confusione". Allora devo solo andare a scoprire, a vedere, a svelare quella cosa, e poi in realtà spesso sono cose molto più semplici di quello che immaginiamo...»
LM: «Guarda, tra l'altro secondo me la meditazione ci insegna proprio il giusto rapporto con le emozioni perché, sai, di fronte alle emozioni, tendenzialmente, ci sono due atteggiamenti secondo me sbagliati, no? Due estremi opposti. Da una parte c'è chi le tiene lontane, si anestetizza, e quindi, cioè, se tuo figlio ha paura e tu dici che non deve aver paura, guarda, con le migliori intenzioni però secondo me tu non gli stai facendo un buon servizio, perché le emozioni non sono mai sbagliate. Le emozioni sono. Quindi, caspita, hai paura, fammi capire meglio, ma in che senso, ma che cos'è che ti spaventa, ma andiamo a vederlo insieme. O "Non t'arrabbiare per questa roba", cioè tu gli stai dicendo che lui si sta sentendo, sta percependo una cosa sbagliata e non è così, perché si è arrabbiato, ci sarà un motivo. Quindi però questo sui figli lo vedi meglio, però anche su di te, no? Spesso ognuno c'ha queste idee qui. Quindi, la prima idea sbagliata è che alcune emozioni vanno tenute lontane, però, se tu insegni ai tuoi figli che la rabbia è sbagliata, o che la paura va tenuta lontana, cioè, se tu gli insegni che devono distrarsi o anestetizzarsi dalle emozioni oggi, guarda che poi quando saranno adolescenti, com'è che faranno ad anestetizzarsi secondo te dalle emozioni? Alcol, droghe, cibo, eh caspita, perché hanno imparato che quella roba lì è sbagliate e negativa. Quindi, da una parte c'è chi sbaglia perché le tiene lontane, e combattendole in realtà non si rende conto che combatte se stesso, dall'altra parte invece c'è chi ci sta in mezzo in maniera eccessiva, e ci affoga, e poi non si tira più fuori. La meditazione perché è importante? Perché ti aiuta a tenere quella terza posizione, quella giusta distanza tra lo spingere giù a terra questo mostro ai nostri occhi emotivo, o il tenerlo sempre davanti a noi qualsiasi cosa facciamo. Ecco, la meditazione da questo punto di vista è uno degli strumenti che ti aiuta a osservarla lì, e come arrivava va, no? E accettarla, che può stare lì un po' e poi si sposta questa roba e quindi, insomma, anche ad avere un rapporto sicuramente più costruttivo da questo punto di vista.»"

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