👑 OTTAVIANO AUGUSTO e la PAX ROMANA 🏛🕊 - Impero Romano, Storia dell'Antica Roma 📖

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Nel 31 a.C., dopo la battaglia di Azio, ormai la Repubblica non esisteva più e tutto il potere era concentrato nelle mani di una sola persona: Cesare Ottaviano Augusto, il primo imperatore di Roma.
Dopo anni di guerre civili, Augusto volle garantire ai cittadini un periodo di pace e prosperità, che gli antichi chiamarono pax romana o pax augustea.

Ma cosa fece esattamente Ottaviano Augusto❓
Innanzitutto, egli intraprese iniziative in favore della plebe e dell’esercito. Ordinò distribuzioni gratuite di grano e nuove opportunità di lavoro per i disoccupati, avviando la costruzione di strade che permettessero viaggi sicuri anche nelle province più lontane dell’Impero, ma anche ponti, acquedotti e templi. Ai veterani dell’esercito, invece, concesse un pezzo di terra oppure una somma di 3 mila monete d’argento.

Inoltre, Augusto affidò al fidato amico Mecenate il compito di far rifiorire l’arte e la letteratura nell’Impero. Costui seppe conquistare l’amicizia di poeti e artisti e li invitò a celebrare la grandezza di Roma. L’opera svolta da Mecenate fu talmente importante che, ancora oggi, con il suo nome viene indicato chiunque si prodighi in favore dell’arte. Tra i vari autori che resero grande l’età di Augusto ricordiamo in particolare Tito Livio e Virgilio.

✍🏻📖 Tito Livio scrisse Ab Urbe condita, ossia “Storia di Roma dalle origini fino al tempo di Augusto”, un’opera immensa formata da 142 libri: è grazie a lui se oggi conosciamo la leggenda della fondazione di Roma o il racconto dettagliato delle Guerre Puniche.
Virgilio, invece, per celebrare le origini semi divine dell’Imperatore, scrisse l’Eneide, il famoso poema che narra la storia dell’eroe troiano Enea, antenato della gens Iulia, a cui apparteneva anche lo stesso Augusto.

Più in generale, Augusto volle che la società tornasse all’amore per la patria e alle tradizioni del passato e, in qualità di Pontefice Massimo, diede molta importanza alla religione.

Ad Augusto vennero attribuite alcune qualità divine, senza che però fosse mai considerato propriamente un dio in vita. Solo alla sua morte si impose L’idea di una natura divina dell’imperatore: durante i suoi magnifici funerali, svoltisi presso il grandioso mausoleo a lui dedicato, il Divo Augusto salì al cielo per unirsi agli dei e diventare uno dei numi protettori dell’impero romano.

Nell’età augustea, Roma divenne una splendida città, con templi, basiliche, anfiteatri e monumenti di vario genere, così da essere chiamata “caput mundi”, ossia capitale del mondo: menzioniamo in particolare il Pantheon, un magnifico tempio dedicato a tutti gli dei, e l’Ara pacis, uno splendido altare fatto costruire da Augusto proprio per celebrare la pace e la prosperità. Originariamente, l’altare era interamente dipinto ed era collocato in una zona del Campo Marzio. Ogni anno, presso l’Ara pacis, si svolgevano riti sacrificali, spesso compiti da Augusto stesso, alla presenza dei sacerdoti e delle vergini vestali.

Nel frattempo, l’espansione dell’impero romano era ormai conclusa: Ottaviano Augusto organizzò il suo vasto impero suddividendolo in province. Le province senatorie erano quelle più antiche, affidate a preconsoli scelti dal Senato; le province imperiali, invece, erano le terre di più recente conquista, affidate a governatori nominati da Augusto stesso.
In ogni provincia si diffusero rapidamente la lingua, le leggi e la religione dei Romani. E l’unificazione culturale dell’Impero fu evidente anche nella presenza, in tutte le province, di templi, archi di trionfo, acquedotti, terme e anfiteatri costruiti nello stile architettonico romano.

Nel 46 d.C., l'imperatore Claudio conquistò anche la Britannia, un territorio che segnava il confine settentrionale dell’Impero, e per proteggerlo dalle incursioni delle tribù scozzesi i romani costruirono una lunghissima muraglia chiamata Vallo di Adriano, tutt’ora visibile. L’ultima annessione avvenne con Traiano, che nel 106 d.C. conquistò la Dacia, ossia l’odierna Romania: per celebrare la sua vittoria contro i Daci, Traiano fece innalzare la colonna Traiana, alta 33 metri: come una antico fumetto, essa riporta una striscia di immagini in rilievo che si snoda lungo tutta l’altezza della colonna.

🎥 CREDITS:

ARA PACIS
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PANTHEON
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VALLO DI ADRIANO
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ANTICA ROMA dall'ALTO
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