Dalla Divisione Nazionale alla Serie A | Il Napoli nella stagione 1928/29

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La stagione 1928-1929 fu la 3ª stagione del Napoli nel campionato italiano, Divisione Nazionale.
La Federazione decise di riformare il campionato ammettendo trentadue squadre (sedici per girone); si sarebbero qualificate al primo campionato di Serie A a girone unico solo le prime otto di ogni girone. Il Napoli quindi dovette rinforzarsi in modo da essere tra le migliori otto del proprio girone, alla fine arrivò ottavo a pari merito con la Lazio e si dovette giocare uno spareggio fra le due compagini. La partita finì 2-2 e si sarebbe dovuto giocare una seconda gara di spareggio, ma la FIGC decise di allargare il campionato a diciotto squadre riammettendo alla Serie A Napoli, Lazio e Triestina, nona nell'altro girone.
Del confronto tra Lazio e Napoli abbiamo le prime immagini filmate presenti su nostro sito, provenienti dall’archivio dell’Istituto Luce.
Il deciso attivismo di Leandro Arpinati al comando della FIGC partorì nell'estate del 1928 una novità che divenne tappa storica per il calcio italiano. Il mondo del pallone tricolore era infatti oramai pronto per dare una svolta che lo portasse ad assumere un'organizzazione simile a quella dei maestri inglesi; per raggiungere tale scopo, i continui cambiamenti di format del torneo dovevano terminare per sempre. Fu così decisa quella svolta che portò all'introduzione anche in Italia della formula del girone unico all'inglese. Non si trattava in realtà di un'assoluta novità, essendo già stata sperimentata nella stagione 1909-1910; tuttavia fu quella un'esperienza estemporanea, subito travolta dall'elefantiaco ingrandimento del torneo.
Il nuovo campionato 1928-1929 sarebbe stato quindi l'ultimo disputato con la formula dei due gironi, introdotta dalla carta di Viareggio nel 1926. Dalla stagione successiva, le grandi squadre sarebbero state riunite in un nuovo torneo, la Serie A, mentre le escluse avrebbero costituito l'altrettanto inedita Serie B.
L’asset societario del Napoli vedeva come presidente Giovanni Maresca Donnorso Correale Revertera, duca di Salandra e di Serracapriola, che fu militare, politico, imprenditore, atleta, dirigente sportivo e pioniere del calcio italiano.
L’allenatore era Otto Fischer, Viennese nato nel 1901. Visse in Austria, Italia, Cecoslovacchia, Croazia, prima di stabilirsi a Liepāja in Lettonia nel 1936, dove oltre che allenatore svolse anche la professione di fabbro. Di origini ebraiche, quando i nazisti raggiunsero la Lettonia, nel 1941, venne ucciso nel massacro di Liepāja.
Nella stagione 1928/29 Giovanni Terrile successe ad Otto Fischer in qualità di allenatore.
Per quanto riguarda la stagione disputata dal Napoli, da sottolineare che capocannoniere della squadra fu Attila Sallustro che segnò ben ventidue reti in ventisette presenze.
Altro Bomber fu il compagno di Reparto Carlo Buscaglia, autore di 13 reti.
Complessivamente, su un totale di 31 partite disputate, il Napoli vinse 11 volte, pareggiò 8 volte e perse 12, disputando quindi un campionato di medio livello che infatti lo portò a metà classifica. Di certo la terza stagione della AC Napoli fu la migliore disputata in confronto alle due precedenti.
Tra le vittorie più eclatanti il 7-2 rifilato alla Fiorentina il 28 ottobre 1928, il 6-2 alla Reggiana del 12 maggio 1929, il 5-0 alla Biellese del 2 giugno 1929, mentre tra le sconfitte l’8-1 subito dall’Ambrosiana Inter il 20 gennaio 1929 e l’8-2 subito dalla Reggiana il 16 dicembre 1928. In effetti fu grazie alle ultime sei partite della stagione che il Napoli riuscì a raccogliere, con 4 vittorie e 2 pareggi, i punti necessari a giungere allo spareggio con la Lazio del 23 giugno 1929, terminato 2-2, che poi si rivelò inutile, essendo entrambe le squadre ripescate nella futura Serie A a girone unico.

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