Disturbi Psicosomatici e Somatizzazione: cosa li provoca, come si riconoscono, come si curano

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Lo stretto legame fra mente e corpo fa sì che talvolta un disagio psichico, uno stress protratto nel tempo o un evento particolarmente negativo possano "trasferire" il disagio emotivo sul piano fisico dando origine a sintomi magari sfumati ma protratti nel tempo che possono colpire gli organi più svariati, con quadro che va dal mal di testa a disturbi gastrointestinali a dolori muscolo scheletrici... Sono sintomi che portano a consultare il medico il quale spesso, dopo aver eseguito una serie di accertamenti, tende a rassicurare il paziente escludendo patologie organiche. Ma il disagio rimane ed è fondamentale a quel punto che la possibilità di un disturbo psicosomatico o di somatizzazione venga presa in considerazione. Ma come rapportarsi con il paziente al fine di individuare il disagio alla base di una somatizzazione? E come si può aiutarlo a superare quel malessere fisico e psicologico? Lo abbiamo chiesto al Prof. Massimo Biondi, Direttore dell'Unità di Psichiatria e Psicofarmacologia del Policlinico Umberto I di Roma e Professore Ordinario di Psichiatria a La Sapienza Università di Roma che ci ha spiegato come sia importante non arrivare mai ad una diagnosi di disturbo psicosomatico o di somatizzazione per esclusione (non viene evidenziato nulla dalle indagini di laboratorio o strumentali e di conseguenza il disturbo deve essere di origine psicosomatica) ma bensì basandosi su un quadro clinico d'insieme che tenga conto del funzionamento mentale del paziente, di un suo disturbo d'ansia... e soprattutto come sia importante indagare se nel periodo precedente il manifestarsi di un determinato disturbo si sia verificato un evento stressante o se il paziente viva una quotidianità fatta di difficoltà emotive che portano ad una tensione interna, perchè va sempre ricordato che uno stress prolungato può essere all'origine di dolori muscolo-scheletrici (cefalee muscolo tensive, dolori di contrattura nella zona lombare) o di tipo neurovegetativo come palpitazioni, o endocrino, o gastrointestinale. Disturbi che solitamente peggiorano nei momenti di "minaccia" emotiva e tendono a scomparire nei momenti di relax come ad esempio una tensione lavorativa può produrre disturbi fisici che si affievoliscono nel fine settimana o di notte. In tutti questi casi è fondamentale, una volta individuata la fonte dello stress, controbilanciarla con momenti in cui si riesca ad abbassare la tensione, dedicandosi ad hobby ed interessi che possano rilassare e smorzare il disagio. E se questo tipo di disturbi fisici possono essere definiti funzionali vi sono poi dei disturbi psicosomatici veri e propri perchè stress e tensione emotiva cronica alterano il funzionamento del sistema neurovegetativo, neuroendocrino e immunitario riducendo ad esempio le difese immunitarie ed esponendoci a rischi di infezioni virali, senza dimenticare che anche ipertensione, infarto e disturbi gastrointestinali sono in qualche modo legati ad uno stress prolungato ed ecco perchè, al di lì di lenire i disturbi fisici che il corpo ci invia come messaggi è importante anche alleggerire lo stress e quando sia necessario ricorrere a delle tecniche di rilassamento in grado di regolare gli stati di tensione del corpo, come pure può essere utile una psicoterapia per imparare ad autoregolare le emozioni o una psicoterapia di espressione corporea come la bioenergetica. Con il Professore parliamo poi di tutta quella serie di disturbi in cui il corpo è comunque coinvolto, come l'ipocondria in cui si ha sempre paura di ammalarsi e in cui ogni minimo sintomo fa pensare subito ad una patologia molto grave (dimenticando che la diagnosi non si fa mai solo con un sintomo ma con un quadro d'insieme e un decorso), come l'amplificare un disturbo reale andando a complicare il decorso clinico con una atteggiamento emotivo focalizzato sulla malattia, come la Sindrome di Munchausen in cui i pazienti arrivano a provocarsi una malattia pur di attirare su di sè l'attenzione di chi lo circonda, o come i disturbi psichici che coinvolgono il corpo (dalla depressione ai disturbi del comportamento alimentare) perchè il corpo è sempre molto presente in psichiatria e molte volte diventa uno strumento comunicativo che attraverso un dolore o un malessere ci aiuta a trovare un'identità e un ruolo o a distogliere l'attenzione da un disagio più profondo.

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